TIPOLOGIA

CHIRURGIA ESTETICA

ZONA

VISO

ANESTESIA

SI

DURATA INTERVENTO

10%

TEMPO DI RICOVERO

0%

TEMPO DI RECUPERO

33%

Blefaroplastica a Torino: valorizza il tuo sguardo

Se un tempo la chirurgia estetica era appannaggio solo di alcune persone, oggi, grazie al superamento di molti pregiudizi e grazie ai prezzi molto più contenuti, sempre più uomini e donne richiedono l’intervento della Blefaroplastica.

La blefaroplastica è uno degli interventi estetici più richiesti presso l’Istituto La Fenice di Torino, sia da donne che da uomini, perché va ad agire sulle cosiddette “borse sotto gli occhi”, ringiovanisce lo sguardo ed è utile per alcune esigenze visive. Infatti, i problemi risolvibili con la blefaroplastica intralciano la visuale e riducono il campo visivo, creano difficoltà nell’indossare lenti a contatto, causano irritazioni dovuti allo sfregamento degli strati di pelle in eccesso e determinano stanchezza palpebrale dovuta a un sovrabbondante lavoro dei muscoli.

Cos’è la blefaroplastica?

La blefaroplastica, anche nota come “chirurgia estetica delle palpebre”, è una procedura di chirurgia estetica che ha come obiettivo la riduzione della lassità cutanea delle palpebre. Si tratta di correggere difetti come la palpebra cadente, o di eliminare il grasso in eccesso di quelle che comunemente chiamiamo “borse sotto gli occhi”.

Con l’invecchiamento palpebrale, la pelle perde elasticità e si raggrinzisce, per questo molte persone richiedono aiuto a un chirurgo per un intervento di blefaroplastica. Ma le palpebre appesantite da ernie di cute e grasso possono comparire anche su soggetti giovani per motivazioni fisiologiche. Le cause sono le più diverse:

  • cause genetiche;
  • stile di vita;
  • esposizioni ambientali;
  • danni causati dai raggi solari.

Quali sono le tipologie di blefaroplastica?

La blefaroplastica consiste nella rimozione chirurgica di cute e grasso in eccesso, localizzati nelle palpebre superiori e inferiori e nel riposizionamento del sopracciglio cadente. In particolare si divide in:

  • Blefaroplastica Superiore, che consiste nell’asportazione dell’eccesso di pelle e nella rimozione delle borse di grasso che si trovano nella regione palpebrale superiore;
  • Blefaroplastica Inferiore, un intervento un po’ più complesso della blefaroplastica superiore. Viene praticata una incisione nel bordo sotto ciliare, attraverso la quale vengono rimodellate le tre borse di grasso che sono localizzate in questa regione e l’eccesso di cute e di muscolo;
  • Blefaroplastica Transcongiuntivale, tecnica molto particolare e specifica solo della blefaroplastica inferiore, che consiste nella rimozione solo delle borse adipose inferiori tramite una incisione congiuntivale interna alla palpebra inferiore, attraverso la quale è possibile rimodellare l’eccesso di grasso senza cicatrici cutanee esterne. Questa tecnica è indicata per le persone che hanno solo eccesso di grasso senza necessità di rimodellamento della cute e del muscolo.

In cosa consiste l’intervento di blefaroplastica a Torino?

Per la correzione della palpebra superiore, si asporta una losanga di cute (la cui forma è determinante per cesellare la forma del “nuovo” occhio) e l’eventuale grasso. La correzione della palpebra inferiore (blefaroplastica inferiore) viene, invece, praticata attraverso una sottile incisione sotto le ciglia, asportando il grasso che circonda il globo oculare. Al termine della chirurgia, verranno applicati piccoli cerotti contenitivi a copertura dei punti di sutura.

Quali sono i risultati della blefaroplastica?

La blefaroplastica consente di “alleggerire” lo sguardo, intervenendo in modo preciso – grazie all’utilizzo del Laser CO2 pulsato – lungo la linea naturale delle palpebre, senza lasciare cicatrici visibili. È indicata, oltre che nel caso di palpebre appesantite e di “borse” sottoculari, anche per correggere la ptosi palpebrale (ma solo in caso di rilassamento cutaneo) o un abbassamento della parte inferiore dell’occhio, che ne evidenzia la zona bianca.

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Quali sono i rischi e le complicanze della blefaroplastica?

Dopo l’intervento di blefaroplastica è possibile che i pazienti avvertano sintomi come lacrimazione, prurito, bruciore agli occhi, secchezza, sensibilità alla luce e diplopia o visione distorta, che possono persistere per alcuni giorni. Questi fastidi possono essere alleviati seguendo le indicazioni comportamentali e applicando un buon collirio lubrificante. Anche un certo gonfiore alle palpebre rientra nelle normali conseguenze temporanee.

Una complicanza della blefaroplastica, seppure non certo frequente, è la difficoltà a chiudere completamente gli occhi nel sonno, fatto provocato da una cicatrizzazione anomala. Per lo stesso motivo può evidenziarsi, in una ridotta percentuale di pazienti, una asimmetria degli esiti.

Il decorso post-operatorio per la blefaroplastica

Nelle 48 ore successive all’intervento di blefaroplastica, il paziente deve rimanere a riposo con la testa leggermente sollevata. A partire dal terzo giorno, si potrà riprendere a svolgere una vita normale, evitando, però, attività faticose, saune, bagni turchi e l’esposizione al sole. Nei primi due giorni potranno apparire gonfiore ed ecchimosi intorno alla regione trattata, che persisteranno per circa 1-2 settimane. Raramente si possono verificare ematomi, infezioni e cicatrici cheloidee. Dopo 7-10 giorni, potrete riprendere la vostra attività lavorativa se non eccessivamente faticosa.

La blefaroplastica, come la maggior parte degli interventi di chirurgia estetica, è una procedura che prende in seria considerazione l’unicità del soggetto. Prima di effettuare una blefaroplastica a Torino, è prassi che il medico effettui un’accurata indagine sul paziente in questione, per esempio se assume farmaci che possano interferire con l’intervento e se questi debbano essere sospesi qualche giorno prima.
L’intervento chirurgico di blefaroplastica consiste nell’asportazione della cute in eccesso e dell’adipe sottocutaneo che crea quegli antiestetici rigonfiamenti delle palpebre. Una volta rimosso il tessuto in eccesso si procede alla coagulazione di eventuali vasi sanguigni e, successivamente, vengono applicati dei sottili fili di sutura e dei cerotti che devono essere mantenuti per almeno 5-7 giorni.

L’intervento di Blefaroplastica a Torino, presso l’istituto La Fenice, vanta ottimi risultati dal punto di vista della naturalezza dello sguardo. Le ferite chirurgiche sono sapientemente nascoste all’interno delle pieghe naturali e risultano, una volta guarite, quasi invisibili. Le cicatrici nel primo periodo devono essere ben curate e protette dal sole, ma l’obiettivo della blefaroplastica è quello di restituire all’occhio un aspetto più giovane e il risultato migliore è quello naturale.

La blefaroplastica è consigliata in caso di:

  • lassità;
  • abbondanza di grasso periorbitario;
  • palpebre cadenti;
  • rigonfiamenti delle palpebre.

Abbiamo detto che non sono solo i segni del tempo il motivo per cui molte persone richiedono un intervento di blefaroplastica. Ci sono anche persone giovani che necessitano di questa operazione per risolvere piccoli ma fastidiosi problemi. A questo punto sorge una domanda spontanea: a Torino, entro quale fascia di età è possibile sottoporsi alla blefaroplastica?

Non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo di intervento. La maggior parte dei pazienti del nostro centro hanno un’età compresa tra i 30 e i 60 anni, ma la chirurgia estetica delle palpebre viene eseguita con successo anche in persone tra i 70 e gli 80 anni.

A questo punto molti di voi si staranno chiedendo se esistono delle linee guida da seguire prima e dopo l’intervento di blefaroplastica a Torino, presso l’Istituto La Fenice. La blefaroplastica, come la maggior parte degli interventi di chirurgia estetica, è una procedura personalizzata, quindi sarà necessaria un’indagine riguardo le condizioni del paziente.

In particolare, è importante assicurarsi se e quali sostanze assume il soggetto, quali sono gli effetti a breve o a lungo termine, e, nel caso, sospendere tale assunzione qualche giorno prima dell’intervento per evitare effetti collaterali. È il caso dei farmaci anticoagulanti e antiaggreganti, come l’aspirina, i quali dovrebbero essere sostituiti con altri farmaci durante le due settimane che precedono e che seguono l’intervento.

Se il pre-intervento è importante, anche i giorni dopo l’operazione di blefaroplastica richiedono particolare attenzione. Anzi, la cura delle cicatrici o il cambio periodico dei cerotti, per esempio, non sono pratiche da sottovalutare o da ignorare, perché ne va della buonuscita del risultato finale.

  • fare particolare attenzione a non bagnare le ferite;
  • tamponare o sostituire i cerotti che, nelle ore immediatamente successive all’intervento, si sporcheranno di sangue (se il sanguinamento persiste contattare il chirurgo);
  • usare occhiali da sole nelle giornate particolarmente soleggiate per proteggere le cicatrici dal sole;
  • applicare ghiaccio o garze bagnate fredde sugli occhi per contrastare il gonfiore;
  • per i primi giorni, dormire con la testa sollevata;
  • non usare le lenti a contatto per circa 10 giorni.

Presso il nostro centro di Blefaroplastica a Torino, le medicazioni postoperatorie vengono rimosse dopo 4-5 giorni. Generalmente, è possibile leggere e guardare la televisione due o tre giorni dopo l’intervento di blefaroplastica. La vita sociale e di relazione può essere ripresa dopo 7-10 giorni, le attività sportive dopo circa 15 giorni e l’esposizione al sole dopo un mese. Le cicatrici risultano generalmente quasi invisibili dopo alcuni mesi.

Bisogna tenere presente anche che, dopo l’intervento di blefaroplastica, è possibile che i pazienti del centro di Torino avvertano sintomi come lacrimazione, prurito, bruciore agli occhi, secchezza, sensibilità alla luce e diplopia o visione distorta, che possono persistere per alcuni giorni. Questi fastidi possono essere alleviati seguendo le indicazioni comportamentali e applicando un buon collirio lubrificante. Anche un certo gonfiore alle palpebre rientra nelle normali conseguenze temporanee.
Una complicanza della blefaroplastica, seppur non frequente, è la difficoltà a chiudere completamente gli occhi nel sonno, fatto provocato da una cicatrizzazione anomala. Per lo stesso motivo può evidenziarsi, in una ridotta percentuale di pazienti, una asimmetria degli esiti.

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